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Alzi la mano chi di voi non ricorda i pomeriggi passati davanti alla TV a seguire le avventure di Pegasus, esaltandosi e soffrendo con lui grazie all'incredibile espressività della sua voce! Ebbene sì, ho avuto l'onore ed il piacere di poter rivolgere delle domande ad Ivo De Palma, storica voce del paladino di Athena in Italia (oltre che di diversi personaggi di anime e cartoons, tra i quali Jotaro Kujo, Mirko dei Bee Hive, Mahoney di Scuola di Polizia e tantissimi altri!) e, più recentemente, interprete di Toki nei film del progetto Shin Kyuseishu Densetsu.
Ma bando alle ciance e via all'intervista!
1) Sul tuo sito www.ivodepalma.it/ parli di Mirko dei Bee Hive come il tuo primo grosso personaggio. Che ricordo hai di quegli anni? Com'era l'atmosfera in sala doppiaggio? Ti piaceva doppiare Mirko o avresti preferito qualche altro personaggio (se non addirittura un altro anime)?
No, Mirko mi sta benissimo, anche se ovviamente ora, riascoltando varie cose dell'epoca, prenderei a fucilate il televisore! Era il mio primo protagonista e lo confermo. Enorme fu la soddisfazione di affiancare colleghi già nel giro da molto tempo, se non addirittura da bambini. Ebbi modo di approfondire, in quegli anni, i rudimenti del mestiere. Ho un bel ricordo anche dell'atmosfera in sala di doppiaggio, erano davvero altri tempi, rispetto ad oggi. A te che imparavi, sembrava davvero di essere "a bottega", a stretto e continuato contatto con chi quel mestiere l'aveva in mano da molto tempo.
2) Passiamo al personaggio che più di tutti ha beneficiato della tua voce: Seiya/Pegasus! Che rapporto hai con lui? Stando a quello che si legge sul tuo sito, sembra che l'inizio del doppiaggio di Saint Seiya/I Cavalieri dello Zodiaco abbia coinciso con un nuovo modo di intendere il doppiaggio degli anime in Italia, grazie soprattutto al contributo di Enrico Carabelli... Come ti senti a sapere di essere stato parte di questo cambiamento?
Sul mio sito si legge già molto in proposito, quindi vi rimando lì per i dettagli. Posso solo aggiungere che parliamo di un personaggio che ho preso in mano in un momento molto particolare della mia carriera, cioè quando mi serviva fare il salto di qualità, e l'ho poi ripreso recentemente in mano qualche anno fa, in un momento ovviamente diverso della mia carriera, dimostrando di potermelo ancora egregiamente permettere, contro i pronostici pessimisti dei detrattori.
3) Il celebre "Yaiiiiiiiiiiii" di Pegasus è stata un'idea tua oppure era già presente nella versione giapponese?
E' un'idea mia, e non era "Yaiiii", ma "Kiaiiii", anche se poi la "k" poteva perdersi, in audio. Il "Kiai" è un urlo utilizzato nelle arti marziali per conferire energia al colpo. Non è, nella realtà, vocalizzato proprio così, ma io lo utilizzai tal quale, perché la "A" e la "I" sono vocali particolarmente brillanti, squillanti e battagliere (basti pensare al giapponesissimo "banzaiiii").
4) Ecco una domanda un po' più tecnica: Nella tua carriera trentennale hai prestato la voce a moltissimi personaggi, dando a ciascuno un'impronta diversa ed adatta alla sua psicologia e natura. Che metodo usi per calarti nei panni del personaggio? Ne segui personalmente la storia o hai un metodo particolare?
Il "metodo" usato dipende molto dal tempo a disposizione, e noi, per il doppiaggio televisivo, non ne abbiamo mai molto, a differenza di quando lavoriamo per il doppiaggio cinematografico. Fortunatamente, in molti casi, e in Pegasus fu sicuramente così, veniamo scelti sulla base delle possibilità della nostra voce rispetto a un dato personaggio, cioè il direttore sa che più o meno per quel dato personaggio possiamo funzionare per il tipo di caratteristiche artistiche che abbiamo in via naturale. Quindi poi in sala è tutto più facile.
5) Quali sono le principali differenze che riscontri nel mondo del doppiaggio della tua giovinezza rispetto a quello attuale? Torneresti a quegli anni?
Tornerei a quegli anni solo per la grande libertà artistica che avevamo (fermo restando che tale libertà produsse cose buone e altre meno buone), e, naturalmente, per il fatto che ero molto più giovane! Sulle differenze rispetto al passato non mi pronuncio, ché vorrei fare questo mestiere ancora per un po'...
6) Spesso sarà capitato di re-incontrarsi con altri doppiatori a lavorare su anime diversi e personaggi diversi. Il primo che viene in mente è Marco Balzarotti, con cui hai lavorato sia in Saint Seiya (Sirio) che nella nuova saga di Ken (Shu). La cosa è senz'altro dovuta all'appartenenza alla stessa agenzia di doppiaggio, ma qual'è stato il doppiatore con cui hai veramente fatto più collaborazioni?
Sono svariati, tra cui sicuramente anche il collega che hai citato. Ma "collaborazione" è parola che va presa con le pinze, giacché spesso si registra ognuno per conto suo. Non esiste, ad ogni buon conto, alcuna "agenzia" di doppiaggio che abbia me tra i suoi membri.
7) Parlando della tua recente interpretazione di Toki, veramente magistrale, come hai trovato questa nuova "rivisitazione" delle gesta di personaggi che da noi spopolavano in Tv già più di vent'anni or sono? Sei contento di questo "ritorno di fiamma" che ha investito anche i Cavalieri in tempi recenti? Ti è piaciuto doppiare il più "buono" dei fratelli di Hokuto o avresti preferito un'altra parte?
No, ero sicuramente più adatto per la parte di Toki, da un punto di vista strettamente vocale. Ho dovuto però riscoprire le tonalità più dolci e genuine della mia voce, quelle più "buone", che erano anni che nessuno più praticamente mi chiedeva, in quanto ho spesso fatto, ultimamente, personaggi negativi. Si è trattato quindi, per una volta tanto, non di aggiungere qualcosa, ma semmai di togliere. Togliere il torbido che ormai mettevo automaticamente in ogni intonazione!
8) Parlando di storia del doppiaggio pare che nei primi anni le idee in proposito fossero piuttosto "peculiari". Per molti addetti ai lavori dell'epoca si trattava di un vero e proprio delitto, un'opera contro natura, perchè sembrava quantomeno grottesco associare una voce differente ad un determinato volto. Certe affermazioni, a tanti anni di distanza, ti fanno sorridere o credi che continuino ad avere un qualche fondamento? Ad esempio, che ne pensi dei prodotti in lingua originale con sottotitoli?
E' una domanda un po' complessa che mescola varie cose tipo macedonia...
Le impressioni degli addetti ai lavori dell'epoca fanno il paio con quelle di chi anni fa diffidava dei telefonini, per poi accettarli alla grande e farne in Italia un mercato fiorentissimo; di chi temeva che la tv avrebbe ucciso la radio, cosa che comunque non è avvenuta anche se è stata fortemente ridimensionata; di chi temeva che la tv avrebbe ucciso il cinema, e invece ne è diventata una delle principali fonti di finanziamento; di chi temeva che internet avrebbe ucciso il cinema, e invece l'ultimo studio uscito giorni fa dimostra che i film scaricati non danneggiano quelli delle sale ma anzi funzionano da giganteschi trailer, e infatti Avatar è il film più scaricato, ma anche più visto in sala, degli ultimi tempi...
Se poi vogliamo dibattere i sottotitoli, essi sono un compromesso, esattamente come lo è il doppiaggio. Entrambe le cose ti tolgono qualcosa, per darti la comprensione di ciò che viene detto. Il problema del sottotitolo è che ti toglie una cosa importante, cioè la continuità della visione, che trattandosi di cinema non è un fattore secondario. Questione di abitudine, direte voi. Sì, di abitudine a perdere qualcosa in termini visivi, purtroppo. Il doppiaggio ti consente di seguire il film come se conoscessi la lingua originale. Se poi hai un'interesse particolare ad apprezzare la recitazione degli attori originali, puoi sempre rivedertelo su dvd in originale. Ma attenzione: IN ORIGINALE, cioè SENZA sottotitoli. Credo che sia la cosa migliore, se non si conosce a menadito l'inglese. Prima volta col doppiaggio, e poi in originale senza sottotitoli.
In conclusione, ora che il dvd sancisce la possibilità di scelta per tutti, direi che è inutile farsi la guerra sul doppiaggio, no?
Per quanto riguarda il cinema, è ancora presto per proporre le prime visioni in originale, ma anche quando ci arriveremo, occorrerà comunque una versione doppiata per la tv, perché ormai la vita media di un film è 3 settimane al cinema e i 30 anni successivi in televisione...
9) Ultima domanda: Dopo tanti anni di carriera ora dirigi corsi di dizione, doppiaggio, adattamento dei dialoghi ed altro. Che rapporto hai con i tuoi studenti? Sei un insegnante esigente? Pensi di aver già intravisto tra di loro qualcuno il cui nome un giorno diverrà famoso nell'ambiente?
Il discorso è complesso, perché entrare nel giro e rimanervi è affare che ha a che vedere con le qualità artistiche, ma non solo. Bisogna essere buoni agenti di se stessi e insistere per un po', dandosi una scadenza all'interno della quale fare il possibile per farsi conoscere. Non tutti gli allievi, anche bravi, hanno poi saputo proporsi con determinazione in un mercato che fa gola a molti. Vi sono comunque giovani che sono stati miei allievi, o anche miei allievi, e che ora sono piuttosto gettonati. Non ho classi popolatissime, comunque, perché lavoro molto sulla qualità dell'insegnamento, impossibile a conseguirsi quando hai 10-15 persone alla volta da portare avanti...
10) Per concludere, c'è qualcosa che vorresti dire a chi ama il mondo del doppiaggio e ha voglia di intraprendere questo cammino?
Sì, posso dire che senza dizione e recitazione a buoni livelli non si fa molta strada, ma che se poi non c'è la determinazione manca qualcosa di fondamentale. Ho allievi piuttosto bravi che si sono arresi subito, e allievi mediocri che a forza di insistere sono entrati nel giro. Il mestiere lo si raffina col tempo, all'inizio è importante anche sapersi proporre. Con i piedi per terra, ma senza darsi subito per sconfitti, ché la selezione non è soltanto artistica: se non reggi un minimo di stress non sei fatto per questo ambiente. Purtroppo è cosi'.
Ringrazio sentitamente Ivo per la sua disponibilità e per le sue interessanti risposte, ricordandovi che potete trovarlo ai seguenti link:
Sito ufficiale
Profilo FacebookIn più uno spezzone de "LA LEGGENDA DI TOKI (Toki Den)" caricato da dall'amica SparklingLu!
Intervista da "Caverna di Platone"
VideoIntervista da "Cartoon Mag"
Video
Edited by Squalo Densetsu - 13/5/2012, 14:34. -
Sharil.
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Bravissimo Squalo!!! Bellissima intervista!!!! . -
kimosabe.
User deleted
Grande direttore.
C'è però una domanda che non fanno mai ai doppiatori: ovvero che essendo il doppiaggio cmq una specializzazione della recitazione, e quindi dell'attore, mi chiedo come mai uno scelga la strada di recitare poi solo con la voce e non con tutto se stesso, al cinema o a teatro (in realtà alcuni lo fanno, ma non tutti).. -
.Grande direttore.
C'è però una domanda che non fanno mai ai doppiatori: ovvero che essendo il doppiaggio cmq una specializzazione della recitazione, e quindi dell'attore, mi chiedo come mai uno scelga la strada di recitare poi solo con la voce e non con tutto se stesso, al cinema o a teatro (in realtà alcuni lo fanno, ma non tutti).
Se vai sul sito di Ivo puoi leggere le sue varie esperienze, tra le quali anche qualcosa in video. Puoi comunque rivolgerti direttamente a lui su FB. -
Ivo De Palma.
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Ciao a tutti.
Per quanto riguarda la domanda posta da Kimosabe, ha più di una risposta.
Voce e corpo sono uniti e distinti allo stesso tempo. Parlare è una delle possibili azioni del corpo umano, guidata dal cervello e realizzata da muscoli appositi, esattamente come tutte le altre azioni. Ma è allo stesso tempo un universo a sé, anche dal punto di vista espressivo. La voce del doppiatore sa vivere da sola, regalando emozioni anche sganciata dalla mimica facciale di chi la produce. Ed è questo che permette poi la magia dell'accostamento di quella voce a un altro volto. Ma tutto ciò richiede un affinamento di doti tecniche ed espressive, e di sensibilità inerente, notevoli, tanto da farne una specializzazione vera e propria. Certo, esistono molti colleghi a proprio agio anche con l'uso espressivo del proprio fisico, ma a un certo punto è naturale scegliere come attività principale il mezzo espressivo che si sente più congeniale.
Scegliere il doppiaggio è questione di predisposizione, e conseguentemente di passione, esattamente come un pittore può essere più bravo nei ritratti piuttosto che nei paesaggi, o nell'affresco piuttosto che nella pittura su tela. Sa fare più o meno tutto, insomma, ma con una spiccata predilezione, passione e bravura per un determinato ambito. Il doppiaggio, poi, è una di quelle discipline artistiche, o per meglio dire artigianali, massimamente tecniche, che solo il calore della passione può scaldare fino a livelli degni di nota. Fare doppiaggio svogliatamente è possibile, ma penalizza resa e risultato.
E poi questione economica. Vivono esclusivamente di teatro solo pochi nomi in Italia, e molti di questi sfruttano una rendita di tipo televisivo. Gli altri attori, sono precari esattamente quanto un telefonista di call center, anche se mediamente guadagnano di più. Ma bollette e mutui da pagare li abbiamo anche noi, come tutti, e il microfono rende immensamente di più del palcoscenico.. -
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COMPLIMENTI!!!
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Grazie di cuore Ivo.
Si vede che sei una persona umile e molto intelligente, e le tue risposte lo confermano.
Grazie ancora e continua col tuo splendido lavoro.. -
Kenrico.
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Grazie infinite anche da qui, Signor De Palma! La sua professionalità dovrebbe essere da sprono per tutti noi per rendere sempre al meglio nel mondo del lavoro Quando vuole intervenga anche sul forum, naturalmente!
Saluti da Enrico Icchs X (su facebook). -
Lilyxlove.
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cavolacci Ivo de Palma in persone che risponde : M I T I C O . -
koji7.
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Complimenti a tutti,Per questa bella intervista Bravi . -
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Quasi non ci credo che un professionista così bravo affermato e famoso abbia avuto voglia di passare di qui per conoscerci, farsi intervistare e salutarci. Grazie mille davvero, Signor de Palma!
Grazie mille per le sue spiegazioni e la gentilezza!
E complimenti per il suo "Kiaiiii"!
Solo un'altra domanda: sa mica quando esce il nuovo album dei i"Beee Hive"?
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Ivo De Palma.
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Ahimè, no. Sui Beehive non sono informato. ) . -
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Miticissimo Signor Ivo!!! Lei è un vero professionista ed è una grande è persona, grazie di cuore per la sua disponibilità . -
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Avendo visto qualche puntata dei Cavalieri dello Zodiaco in lingua originale (principalmente Elisio) devo dire che il doppiaggio dei cavalieri dello zodiaco è migliore sotto tutti i punti di vista, tranne la scelta di far coincidere i nomi con i titoli dei cavalieri che comunque è stata rimediata nella serie di Hades.
Volevo chiedere se il mio cartone preferito della giovinezza, cioè i Cinque Samurai era stato cambiato nel doppiaggio. Leggendo su wikipedia ho notato qualche cambio di nome, tra l'altro azzeccato (Kratos invece di Anubisu che di egizio non ha niente) però non so se le battute sono state modificate e ci sono state invenzioni come il KIAI.. -
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