199X Generazione Hokuto

Votes given by Kyosuke Masaki 82

  1. .

    Ed eccoci di nuovo qui, dopo alcuni mesi, ad analizzare insieme le prodezze del doppiaggio italiano storico di Ken il guerriero. Stavolta prometto che non dirò nulla sul fatto di accelerare la frequenza dei post perché poi, ogni volta che lo dico, succede sempre il contrario, quindi è meglio che sto zitto 😅. Buona lettura ;)





    EPISODIO 11
    "I GUERRIERI
    "


    悪党ども!! 地獄のブルースを聞け!!
    (Furfanti!! Ascolterete il Blues dell'inferno!!)



    Dati tecnici

    • Prima TV (J): 20 dicembre 1984

    • Supervisione artistica: Kiyotaka Kantake

    • Sceneggiatura: Hiroshi Toda

    • Sakkan: Shizuo Kawai

    • Fondali: Senri Sagawa

    Sinossi

    Una richiesta d'aiuto porta Kenshiro a prestare soccorso agli abitanti del villaggio da cui proviene Bart. Ancora una volta le vite degli innocenti sono messe a repentaglio a causa dell'acqua e della crudeltà di chi ne brama il possesso, esseri che però non sanno di aver già firmato la propria condanna a morte...





    Cominciamo subito con una doverosa premessa: in questo episodio non c'è in realtà nulla di davvero così eclatante da segnalare. Gli errori trovati sono quelli classici tipo "sette cicatrici" identificate come "sette stelle" e "KING" reso semplicemente come "Re". Di queste cose ne ho parlato nelle precedenti analisi e quindi eviterò di ripetermi. Per il resto non c'è nulla, del doppiaggio di questa puntata, che pregiudichi in qualche modo la comprensione degli eventi. Questo non significa comunque che manchino le cose da segnalare o le curiosità. Partiamo ad esempio dal titolo italiano: "I guerrieri". In effetti, per una volta, il titolo scelto nell'edizione nostrana è più adeguato di quello originale. Innanzitutto perché, a differenza del manga, nell'anime alla banda di Jackal è stato dato appunto il nome di "Warriors" (ウォリアーズ) e, in secondo luogo, perché ci permette di cogliere meglio l'omaggio alla pellicola di Walter Hill "The Warriors" (da noi "I guerrieri della notte") del 1979.



    Un film che, specialmente in Giappone, non poteva certo passare inosservato, visto che andava ad incastrarsi, manco a farlo apposta, nell'allora crescente fenomeno degli Yankī e dei Bōsōzoku, ovvero quella sottocultura di delinquenza giovanile (avente le sue radici nel Giappone post-bellico) che fu poi resa popolare nel corso di tutti gli anni '80 e '90 attraverso manga, anime e videogiochi, compreso appunto Hokuto No Ken.


    Tornando all'episodio vero e proprio, tutto inizia con questo bimbo con le pezze al culo...




    ... che starebbe già per spatasciarsi al suolo dopo un salto nel vuoto...



    ... se non fosse per il provvidenziale intervento di ...


    BEPPE BERGOMI !!



    Il successore della Divina Scuola dell'Inter afferra infatti per un pelo il piccolo vagabondo dalle tendenze suicide e gli offre pure da bere. Poi però, con nonchalance e senza proferire parola, alza i tacchi e se ne va, mollandolo di nuovo sul ciglio di un'autostrada postatomica. E mentre questa nobile figura si allontana in silenzio con la sua camminata figa, il piccolo si chiede:



    "Chi sarà?"



    Che, alla fine, andrebbe pure bene, ma che nell'originale sottolinea l'aspetto messianico delle vicende di Ken con un "che sia Dio?".


    Poco dopo ritroviamo il protagonista seduto al tavolo di un bar assieme a Bart e Lin. Tra gli avventori del locale ci sono però due bestioni che riconoscono in Kenshiro l'uomo sulla cui testa è stata messa una taglia da KING.




    Inutile dire che Kenshiro è sempre molto diplomatico in questi casi...


    Comunque, prima che le cose si mettano troppo male, interviene "il capo dei Guerrieri" (come recita il doppiaggio italiano, mentre in originale è "il grande Jackal").



    Il tipo, che è talmente un duro da tenere gli occhi aperti nonostante ci sia dentro il sapone, richiama subito all'ordine i suoi due scagnozzi e, dopo avergli rifilato una paternale sul non mettersi mai contro chi è più forte di loro, rimescola ad entrambi i connotati come se i loro volti fossero due palline di pongo.


    Nel mentre, il piccolo vagabondo che Ken aveva eroicamente lasciato a morire nel mezzo del nulla entra nel bar e viene riconosciuto da Bart, che gli si avvicina preoccupato. Taki, questo il nome del bambino, si è infatti allontanato dal villaggio in cui un tempo risiedeva lo stesso Bart per poter trovare uomini capaci di perforare un durissimo strato di roccia sotto il quale si cela una sorgente d'acqua.



    Kenshiro, fallito il tentativo di abbandono in autostrada, comincia a soppesare mentalmente diverse alternative per evitare di accollarsi un terzo marmocchio. E l'opportunità si presenta subito, appena Bart si rende conto che gli occhi del piccolo Taki sono stati danneggiati da una prolungata esposizione al sole del deserto. Ken, infatti, piglia la palla al balzo e gli tocca dei punti di pressione. Che tanto, oh, se per sbaglio invece di curargli la vista lo fai esplodere mica qualcuno sospetterà che l'hai fatto apposta, no?




    Ma Kenshiro lo conosciamo, in fondo in fondo è un bonaccione...

    "Ho solo trasmesso una giusta pressione al tuo nervo ottico. Adesso dovresti vederci di nuovo come prima"



    Solo che l'adattamento italiano s'è perso per strada il nome del punto segreto, che è Jōkai (浄界).


    Comunque ormai Kenshiro s'è pigliato l'accollo e non gli resta altro da fare che riaccompagnare Taki al suo villaggio ed eventualmente dare una mano a risolvere la faccenda. Ma Jackal, dal canto suo, ha ascoltato tutta la conversazione e non vede l'ora di mettere le mani sulla sorgente, tanto che raduna all'istante tutta la banda...



    "E' arrivato il momento di divertirci un po' miei guerrieri"



    Ma in realtà la frase sarebbe: "Abbiamo trovato la nostra acqua, Warriors!"


    Poco dopo, Kenshiro e i suoi piccoli scassapalle amici raggiungono l'insediamento e ci trovano una dolce vecchina che per poco non li accoppa tutti a fucilate: Zia Toyo.



    Superata l'iniziale diffidenza, la nonna di American Sniper accoglie il gruppo e, dopo aver parlato del più e del meno, tutti vanno a dormire in attesa che sia di nuovo giorno. Anche Kenshiro sarebbe ben felice di farsi una meritata pennica, se non fosse che, nel cuore della notte, gli tocca alzarsi per andare a salvare il culo a quei due scemi di Bart e Taki, che hanno avuto la brillante idea di infiltrarsi in territorio ostile per prendere acqua da un pozzo ben sorvegliato...




    Curiosità - La vera sorte di Taki


    Come è risaputo, il manga originale è ben più crudo dell'anime nel rappresentare la violenza, specie quando essa è rivolta verso i minori. Nel caso specifico, il povero Taki, nel suo sconsiderato ma coraggioso tentativo di recuperare un po' d'acqua, in realtà ci lasciava le penne.



    Questo perché mentre Hara e Buronson hanno scelto, attraverso certe immagini, di simboleggiare un mondo talmente spietato da non risparmiare neanche i bambini, chiaramente con l'anime ci si è andati molto più cauti, perché già c'erano associazioni di genitori che protestavano per la versione cartacea, figurarsi se Toei si sarebbe mai arrischiata a riproporre le stesse cose solo per trovarsi poi costretta a cancellare una produzione che gli garantiva tanti introiti.



    Avendo constatato di persona il pericolo ed il disagio a cui Taki e gli altri bambini sono sottoposti per la mancanza di una propria fonte d'acqua, Kenshiro decide finalmente di darsi una mossa e, dopo aver fatto un po' di cinema a colpi di luci e suoni, spacca lo strato di roccia con solo pugno. Ma, come avevamo detto, Jackal non vede l'ora di poter mettere le mani sull'acqua ed è rimasto a distanza di sicurezza per poter seguire gli eventi ed attaccare al momento giusto e, ad alcuni subalterni impazienti di attaccare dice:



    "Non dimenticate che da solo ha annientato completamente l'Armata di Dio. Questo non è il momento di subire la stessa sorte. La cosa più importante è mettere le mani su quell'acqua"



    Frase che, come senso, non fa una piega, ma che in originale contiene una simpatica metafora : "Quello lì ha sconfitto da solo la God Army e Dragon. Perché correre rischi tentando di abbattere un elefante quando ciò che davvero conta è solo mangiarne la carne?". Insomma, qualcosa che dice tutto sullo stile di vita di un personaggio che ha scelto come nome di battaglia quello di un animale che si nutre di carogne.


    Tuttavia gli sgherri non sembrano convinti e, anzi, credono non solo di potersi appropriare del pozzo, ma anche di sistemare una volta per tutte l'uomo dalle sette stelle e poter intascare la taglia che pende sulla sua testa. E in effetti ci provano, solo che Kenshiro li riporta subito con i piedi per terra...



    "COLPO DELL'ANNULLAMENTO TOTALE"



    Per una volta ci pigliano anche con il nome della tecnica, che in giapponese è, infatti, Hokuto Kyomu Shidan – (北斗虚無指弾 - Tocco Annullatore di Hokuto). L'unica curiosità al riguardo è che, nel manga, l'esecuzione della tecnica è differente, lasciando intendere che Kenshiro colpisca i punti segreti dei nemici senza toccarli direttamente, mentre nell'anime il contatto c'è e si vede. In ogni caso l'effetto è lo stesso, la perdita di memoria a breve termine da parte delle vittime.



    "Avete visto? Il potere dell'Orsa è tremendo."



    ... dice un soddisfatto Jackal ai suoi uomini. Chiaramente il potere dell'Orsa di cui vaneggia sarebbe l'Hokuto Shinken, ma ve lo scrivo giusto per ricordarvi che Hokuto e Nanto, in ben 11 puntate, ancora non vengono nominate mezza volta. 😂


    Nel frattempo Kenshiro, con la scusa di portare i predoni in stato confusionale fuori dal villaggio, approfitta dell'occasione per squagliarsela alla grande mollando lì anche Bart e Lin. La sua giustificazione? Che se rimanesse in quel posto quei bambini sarebbero in costante pericolo per via dei continui attacchi da parte degli uomini di Shin. Va bene, ci crediamo, dai...



    Jackal, che non aspettava altro, si lancia all'assalto con il resto della gang e in pochi secondi prende possesso del villaggio. Zia Toyo, che vorrebbe aprire un dialogo ma opta per tentare di aprirgli la testa con un colpo di fucile, sbaglia la mira ottenendo come unico effetto di far incazzare ancor di più il capo dei banditi. In pratica, a tipo 2 minuti da quando Ken ha messo piede fuori dall'insediamento abbiamo questa situazione:



    "AHAHAHAH! E adesso un bel salto giù nel pozzo!"



    Intanto facciamo un bell'applauso a Ken per la sua lungimiranza, poi vediamo meglio l'errore bello grosso che abbiamo qui. Per prima cosa la parte in cui si sente la risata del predone, in originale era invece riservata alle lamentele del povero Taki che, legato come un slame ed appeso a testa in giù, non può far altro che gridare: "Mi fa male!". Il tizio poi, non lo vuole gettare in alcun pozzo (come si vede bene dall'immagine) ma lo espone al pubblico ludibrio dicendo all'incirca "Adesso ci divertiamo! Guardate!".


    Meno male che Ken, richiamato dallo sparo, ha deciso di tornare in tempo per la festa...



    Questo spinge Jackal e i suoi scagnozzi a darsela a gambe a gran velocità, ma per essere sicuri di non essere inseguiti creano un terribile diversivo legando dei candelotti di dinamite a due poveri bambini che vengono fatti correre via in direzioni opposte. Kenshiro riesce a salvarne uno ma l'altro, ormai troppo distante, richiede l'intervento di zia Toyo, che dopo essere stata malmenata dai Warriors, usa le forze residue per raggiungere il piccolo, gettare via la dinamite e fare scudo con il proprio corpo dall'esplosione.



    "Siamo tornati indietro appena abbiamo capito che stava succedendo qualcosa"



    ... dice Bart all'anziana ormai moribonda. E in effetti è vero, Bart e Lin erano andati a cercare Ken perché si erano accorti del suo allontanamento e sono tornati indietro assieme a lui quando hanno sentito lo sparo. Però la frase originale intendeva altro. Riferendosi al motivo per cui aveva lasciato il villaggio, Bart confessa a Zia Toyo i motivi che lo hanno spinto ad allontanarsi, dicendole: "Io volevo diventare qualcuno per poi tornare a prendervi". La donna, confermando che aveva intuito tutto, muore allora fra le sue braccia e l'episodio si chiude con un Kenshiro determinato a rintracciare e sgominare Jackal e i Warriors.




    Curiosità - L'urlo di Bart



    Mentre nell'anime Bart continua a chiamare Toyo "zietta" (Obachan) anche nel momento in cui muore, nel manga originale la scena è più struggente perché, incoraggiato da Ken, il ragazzo urla "MAMMA!!", a sottolineare ancor di più quanto doloroso sia quel lutto. Diciamo che, in generale, quest'undicesimo episodio dell'anime è forse uno dei peggio adattati rispetto al manga da cui è tratto. La quasi totale mancanza di pathos che invece è riscontrabile su carta banalizza molto gli eventi, non rendendo minimamente giustizia alle intenzioni degli autori.



    ALLA PROSSIMA PUNTATA !!






    Ringraziamenti

    MusashiMiyamoto e Kyosuke Masaki 82 per il loro contributo.

    P.S.: nell'analizzare gli errori del doppiaggio storico ho ritenuto di dover segnalare solo ed esclusivamente quelli più eclatanti e/o ridicoli, perché diversamente sarebbe toccato fare una trascrizione ed un adattamento completi dal giapponese dell'intero episodio, cosa che avrebbe richiesto una mole di lavoro eccessiva.


  2. .
    CITAZIONE (Hyo87 @ 13/11/2016, 22:48) 
    ... perchè Kenshiro non dispone di quella tecnica (quella di Yasha nero intendo)? Il maestro Ryuken ha una tecnica simile, Ken viceversa ne è privo e infatti viene travolto.

    Diciamo che è una domanda lecita a cui è difficile dare una risposta che non risieda semplicemente nel fatto che gli autori hanno voluto che Ken le buscasse di brutto :lol:
    A voler dare una logica, l'unica cosa che mi viene in mente è che Ryuken, prima di essere ucciso da Raoh, possedesse delle tecniche segrete che doveva rivelare solo al successore designato (tipo quelle che usa nei flashback, per intenderci, che in effetti sembrano piuttosto potenti). Morendo prima del previsto, ci ritroviamo con un Kenshiro che difetta di alcune tecniche e che, spesso e volentieri, sembra ignorare fatti che invece dovrebbe conoscere proprio in quanto successore (cioé, a non sapere che dall'altra parte del mare c'era ancora l'Hokuto Shinken originario, dai... :lol: ).
  3. .


    Dopo aver rimandato tante volte, finalmente ho deciso di portare a compimento un progetto che tenevo nel cassetto da molto tempo: una cronologia accurata e coerente delle vicende narrate in Hokuto No Ken. In questo primo appuntamento parlerò ovviamente della storia antica dell'Hokuto Shinken, ricostruendo tutto ciò che è possibile ricostruire tramite le uniche opere che - in quanto realizzate direttamente dagli autori originali - possono essere ritenute canoniche:



    • Hokuto No Ken (il manga, incluso "Last Piece" il capitolo celebrativo per il trentennale)

    • Souten No Ken (il manga)

    • Jubaku No Machi (il romanzo)

    Tutto il resto - a partire dall'anime televisivo storico fino alle recenti produzioni della pentalogia - non verrà quindi preso in considerazione per il semplice fatto che il loro contenuto rappresenta una differente interpretazione (spesso anche contraddittoria) dei fatti e non un universo espanso come molti erroneamente sono portati a credere.


    Altri dati che invece ho ritenuto di dover prendere in considerazione sono:



    • Storia e miti della Cina e del Giappone

    • Storia delle arti marziali orientali

    • Hokuto No Ken Certificate Examination (pubblicazione con dati ufficiali sul manga originale)

    Quindi, in buona sostanza, anche se non mi sento di definire "ufficiale" questa ricostruzione dei fatti, di certo posso affermare che ho cercato il più possibile di evitare speculazioni senza fondamento o sconfinare addirittura nella mera fan fiction, anche perché lo scopo è fare chiarezza, non confondere ancora di più le idee degli appassionati.


    Ecco, penso di aver detto tutto, allora non mi resta che augurarvi buona lettura ;)



    Le origini di Hokuto



    CITAZIONE

    Nota: Cercare di ricostruire nei minimi dettagli, date comprese, la storia della nascita della Dinastia Principale e delle diverse casate di Hokuto è un'impresa sostanzialmente impossibile. Le informazioni rintracciabili nelle opere canoniche sono infatti poche e spesso lacunose sotto il profilo storico. Per questo, una prima parte della presente cronologia sarà trattata in maniera riassuntiva, senza tentare di stabilire date che non siano in qualche modo riscontrabili.


    Si narra, con il sapore della leggenda, che l’Imperatore Liu Zhuāng (劉莊), appartenente alla dinastia degli Han orientali, sognò un uomo dorato e, colpito da tale evento, diede ascolto ad un suo consigliere, che suggerì si potesse trattare di una divinità straniera: Buddha. Vennero quindi inviati degli ambasciatori verso Occidente che tornarono, nel 67 d.C., assieme a due monaci, trasportati su un cavallo bianco, i quali recavano con sé i rotoli delle loro scuole e che costruirono il Tempio del Cavallo Bianco (白馬寺) presso la Capitale Luòyáng. L’incontro tra l’illuminato Imperatore e quei monaci missionari venne visto da entrambe le parti come un segno del destino. Nel manga viene brevemente accennato ad un episodio particolare, avvenuto sul Koutendai (降天台 – Collina Celeste), in cui gli déi affidarono la loro spada al capostipite della dinastia. Non viene spiegato di preciso cosa accadde, ma di fatto si capisce che ci fu un segno tangibile del favore che il Cielo aveva riservato ai membri della casata di Liu Zhuāng, qualcosa che spinse i monaci ad insegnar loro i segreti della loro micidiale arte marziale, nata in India circa 2.000 anni prima: l’Hokuto Sōkeken* (北斗宗家拳 - Hokuto della Dinastia Principale). Simbolo di quest'arte è la costellazione che in Giappone viene chiamata Hokuto (北斗 – Mestolo del Nord), un gruppo di sette stelle all’interno dell’Orsa Maggiore che corrispondono al nostro “Grande Carro”.




    CITAZIONE

    *= Hokuto Sōkeken è chiaramente il nome che prese in quel periodo, mentre non è dato sapere quale fosse il nome originario di quest'antichissima arte marziale. Gli autori potrebbero però aver preso spunto dal Kalari Payattu, arte marziale indiana antica di 4.000 anni. Tale tecnica di combattimento, tutt'oggi esistente, avrebbe tra i suoi segreti la capacità di agire su determinati punti vitali del corpo umano (chiamati Marma) sia per guarire le ferite che per debilitare o addirittura uccidere l'avversario. Esportata in Cina dai buddhisti, si dice abbia dato origine al Kung Fu e al Ju Jitsu!


    La prima diramazione di quest'arte micidiale fu il Gento Kōken (元斗皇拳 - Scuola Imperiale di Gento), una tecnica che aveva il compito di proteggere direttamente l'Imperatore del Cielo (天帝 – Tentei), il cui simbolo celeste è la Stella Polare (大極星 – Taikyoku-sei), dalla quale viene appunto il nome della tecnica, ovvero “Gento” (元斗 – Stella Primigenea). In seguito venne a crearsi il Nanto Seiken (南斗聖拳 - Sacra Scuola di Nanto), i cui 6 maestri principali erano chiamati Comandanti della Guardia (衛将 - Eisho) dei 6 cancelli della residenza dell'Imperatore. Caratterizzato da ben 108 stili differenti, il Nanto Seiken trova il suo simbolo nel Mestolo del Sud (南斗 - Nanto), un gruppo di sei stelle all'interno della costellazione del Sagittario che, secondo l'astronomia orientale, si contrappone ad Hokuto.




    CITAZIONE

    Il governo sotto la Dinastia Han


    E' interessante notare che nel manga originale ci sono alcuni riferimenti dai quali è possibile intuire quale fosse il ruolo assegnato alle diverse scuole raffrontando quello che viene detto con i dati storici sul periodo in cui è ambientata la loro ipotetica genesi. In particolare, come detto poco sopra, sotto la Dinastia Han ogni entrata del Nan Gong (Palazzo del Sud), il luogo in cui risiedeva l'Imperatore, era sorvegliata dai Ministri della Guardia (detti anche Comandanti della Guardia, proprio come nel manga), che erano autorizzati a togliere la vita a chiunque - fosse anche un nobile o un ufficiale - tentasse di entrare senza un permesso esplicito. Durante le emergenze avevano il compito di non far passare assolutamente nessuno a meno che questi non vi riuscisse con la forza. Le guardie venivano inoltre scelte fra i contadini tramite una specie di servizio di leva militare, che prevedeva l'obbligo di servire per almeno un anno. Similmente, sempre in base anche a ciò che si vede nel manga, è molto probabile che il successore del Gento Kōken avesse il compito di Ministro della Giustizia. Il potere di questa carica era infatti secondo solo a quello dell'Imperatore stesso e si occupava di difendere, interpretare ed amministrare la legge. Poteva essere inviato a risolvere questioni fino ai confini dell'Impero e aveva facoltà di concedere amnistie o ordinare esecuzioni capitali. Per quanto riguarda l'Hokuto, invece, è molto più probabile che mantenesse un profilo basso ed agisse nell'ombra. La carica che ritengo più probabile è quella di Tutore dell'Erede Ufficiale, che si occupava di educare e proteggere gli appartenenti alla casata Liu che sarebbero divenuti i nuovi Imperatori.



    Quando, nel 189 d.C., morì l'Imperatore Liú Hóng (劉宏), esplose un turbolento periodo di battaglie per il potere. I monaci tutelari dell’Hokuto Sōkeken decisero allora di affidare il destino del mondo nelle mani di un discendente della casata che avrebbe dovuto creare una nuova e definitiva arte marziale. Bisognava però capire chi, tra i due neonati Shuken e Ryuoh, entrambi eredi della casata Liu e figli delle due sorelle Shume e Ouka, era degno di tale compito. Portati i due bambini sul Koutendai, venne lasciato agli dèi il compito di scegliere: chi dei due fosse sopravvissuto sarebbe diventato il fondatore della nuova arte.



    CITAZIONE

    Perché Shuken e Ryuoh non potevano essere entrambi fondatori?


    In giapponese esistono molte espressioni tipo 天下一、天下無双 che stanno a significare fondamentalmente "unico sulla terra, il solo al mondo". Questo ruolo potrebbe essere sia quello di un sovrano ( re o imperatore) ma anche quello di un semplice leader ( condottiero, capo dell'esercito, ecc). Non possono esserci due leader perché ciò turberebbe l'armonia generale che, almeno in Giappone, è ciò che viene prima di tutto. Ma anche perché vorrebbe dire che chi sta in alto, intendendo con ciò sia le divinità sia chi ha semplicemente il potere di decidere e delegare, non sia riuscito a scegliere la persona adatta che, secondo credenza, deve essere necessariamente una sola. Se ne parla anche nell'Arte della guerra di Sun Tsu. Questi sono concetti sono ancora oggi ben vivi in Oriente ed è normale che riaffiorino in varie espressioni culturali. (nota di Carmine Napolitano)



    Shume, molto malata e prossima alla morte, si recò di nascosto sulla collina per salvare la vita di suo figlio Shuken, ma venne scoperta dai monaci. A quel punto la scelta doveva ricadere su Ryuoh, ma Ouka, colpita dal profondo amore che la sorella aveva mostrato nei confronti del figlio, decise di sacrificare la sua vita, gettandosi dal monte, a patto che Shuken venisse scelto come fondatore.
    Agli anziani non rimase che prendere atto del destino di Shuken, il quale era stato protetto dall’amore di due donne. Era chiaro che il Cielo aveva scelto lui come fondatore della nuova arte!



    Di conseguenza, a Shuken vennero insegnati i segreti dell'Hokuto Sōkeken e, quando fu abbastanza adulto, intraprese un viaggio che lo avrebbe portato ad incontrare il popolo degli Yuezhi ed apprendere la tecnica segreta che in esso si tramandava: il Seito Gekken (西斗月拳 - Scuola Lunare di Seito). Tale arte aveva infatti perfezionato l'utilizzo dei Keiraku Hikō (経絡秘孔 - Punti Segreti di Pressione) molto più di quanto non avesse fatto l'Hokuto Sōkeken e, impadronendosene, Shuken avrebbe finalmente potuto dar vita alla più micidiale tecnica assassina.


    Questo tuttavia costò un enorme tributo di sangue. Dietro l'ordine tassativo dei monaci tutelari della Dinastia Principale, Shuken dovette uccidere con le sue stesse mani coloro che lo avevano accolto come un fratello. Anche Yama, la donna di cui si era innamorato e da cui aspettava un bambino doveva essere eliminata. Il Seito Gekken doveva estinguersi perché la nuova arte di Hokuto mantenesse intatta la sua potenza e fosse in grado di salvare il mondo. Shuken, tuttavia, non riuscì a posare neanche un dito sull'amata, la quale, dal canto proprio, decise comunque di sacrificarsi spontaneamente per un bene superiore e si gettò da un dirupo.


    lo-sterminio-del-seito-gekken




    CITAZIONE

    La sorte di Yama e del Seito Gekken


    Miracolosamente Yama non morì e in seguito diede alla luce il bambino che portava in grembo. Braccata però dagli Yuezhi, che volevano mettere a morte il figlio del traditore, si tolse la vita dinanzi ai suoi inseguitori pur di placare il loro odio e permettere al piccolo di salvarsi. Questi, di fronte alla morte di quella donna coraggiosa, decisero di abbandonare il neonato vicino al cadavere della madre, lasciando che fosse il Cielo a deciderne il fato. Ancora una volta il nume tutelare del Seito Gekken intervenne come aveva già fatto per Yama e salvò il bambino, che crebbe e divenne il nuovo depositario di quella formidabile arte.



    Shuken iniziò allora a sviluppare l'Hokuto Shinken (北斗神拳 - Divina Scuola di Hokuto). Venne introdotta quindi la regola dell'Isshisōden (一子相伝) che, come primo vero punto di rottura con la tradizione del Sōkeken, stabiliva la successione diretta di padre in figlio. Per ogni generazione un solo maestro avrebbe avuto il permesso di utilizzare ed insegnare la nuova arte, mentre a tutti gli altri praticanti sarebbe stato proibito di usarla per scopi personali o di tramandarla ad altri. Gli allievi scartati per la successione avrebbero potuto mantenere le conoscenze acquisite a patto di non contravvenire a tale proibizione, pena la cancellazione della memoria, la distruzione delle mani o addirittura la morte per mano del successore stesso. Questo, oltre a ricordare in eterno la tragedia che aveva portato alla scelta di Shuken come fondatore, avrebbe fatto sì che la scuola mantenesse intatta la sua potenza sul campo di battaglia, impedendo che la tecnica si frazionasse in maniera eccessiva o che cadesse in mani sbagliate. Anche Ryuoh ebbe accesso agli insegnamenti, ma a lui e alla sua discendenza venne assegnato il ruolo di ramo cadetto, dal quale sarebbe stato scelto un successore solo se fosse mancato nel ramo principale. Grazie all'introduzione dell'Isshisōden chiunque poteva diventare allievo della scuola e questo permetteva non solo di avere sempre dei validi avversari con cui misurarsi, ma anche di individuare ed addestrare potenti guerrieri che avrebbero servito fedelmente i successori della Dinastia Principale.




    CITAZIONE

    Le Tre Casate di Hokuto


    Negli anni a seguire, mentre la Cina versava nel caos, l’Hokuto Shinken veniva perfezionato sul campo di battaglia, mentre si cercava disperatamente di ristabilire la dinastia Han. Tuttavia, gli eventi portarono ad un’inaspettata svolta e il territorio venne infine diviso in tre Regni: Shu, Wu e Wei. Non potendo sapere a priori chi sarebbe stato, tra i reggenti di quelle nazioni, l'eroe che il Cielo avrebbe scelto per riportare la pace, i monaci tutelari decisero per una scissione che avrebbe portato Hokuto a proteggerli tutti e tre. In Souten No Ken la faccenda viene solo brevemente accennata e non si scende nel dettaglio, sappiamo solo che da quel momento in poi l'Hokuto venne diviso fra Tre Casate (北斗三家 - Hokuto Sanka) e le arti che ne drivarono furono identificate come Hokuto Sonka Ken (北斗孫家拳 – Scuola della Casata Sun di Hokuto), Hokuto Sōka Ken (北斗曹家拳 – Scuola della Casata Cao di Hokuto) e Hokuto Ryūka Ken (北斗劉家拳 - Scuola della Casata Liu di Hokuto). Quest'ultima, come si evince dal nome stesso, era chiaramente sempre la tecnica fondata da Shuken, l'Hokuto Shinken, mentre non esiste alcuna informazione riguardo ai maestri che vennero scelti per dar vita alle altre due.


    EPSON scanner Image


    La vera svolta nella storia di Hokuto avvenne però soltanto nell'806 d.C., quando Kūkai, monaco buddhista, partì per il Giappone portando con sé tre giovani. Costoro altri non erano che tre discendenti della Dinastia Principale scelti dal Cielo per compiere un passo fondamentale: portare l'Hokuto Shinken in quella nuova terra in cui si sarebbe finalmente evoluto nella tecnica di combattimento definitiva. Tuttavia, mentre il ramo principale perfezionava la tecnica in Giappone, i membri del ramo cadetto decisero di restare in Cina a perpetuare l'Hokuto Ryūka Ken, che da quel momento in poi sarebbe stato chiamato anche Hokuto Ryūken (北斗琉拳 - Scuola della Gemma Splendente di Hokuto). Venne allora istituito il Tenju No Gi (天授の儀 - Rito del Dono Celeste) per fare in modo che, almeno una volta per ogni generazione, il successore dell'Hokuto Shinken affrontasse il successore dell'Hokuto Ryūka Ken per stabilire chi dei due era approvato dal Cielo.





    CITAZIONE

    L'Hokuto Shinken, il Karate e il Rito del Dono Celeste


    Per arrivare alla conclusione che Hokuto Ryuken e Hokuto Shinken erano la stessa cosa fino a quando non si separarono tra Cina e Giappone mi sono rifatto ad un parallelismo piuttosto noto tra la storia di Hokuto e la storia del Karate. Gli autori, infatti, sembrano essersi ispirati all'arte marziale che per eccellenza distingue il loro Paese. Senza scendere troppo nei dettagli, basti sapere che l'arte marziale che si trasformò nel Karate odierno proveniva dalla Cina e a tal proposito viene detto: "Le tecniche, meno numerose che nell'arte d'origine, furono, per questa stessa ragione, praticate più intensamente e rielaborate in modo da permettere di affrontare la molteplicità delle situazioni che potevano presentarsi. (...) E' il paradosso del karate, di continuare a evolvere pur dando l'apparenza di un'arte pervenuta alla stabilita di una lunga tradizione...". La conferma ufficiale si trova nell'Hokuto No Ken Certificate Examination, in cui si parla di Hokuto Shinken "originario"(riferendosi all'Hokuto Ryuken che è rimasto in Cina) e Hokuto Shinken "evoluto" (riferendosi invece a quello che tutti conosciamo). E' bene ricordare, infatti, che l'unica produzione in cui Ryuoh viene definito fondatore dell'Hokuto Ryuken è l'anime televisivo storico, mentre tanto nel manga originale quanto in Souten No Ken, questo non viene mai detto. E in effetti basta riflettere un attimo per capire che Ryuoh non poteva essere fondatore di alcunché, in quanto ciò sarebbe stato - tanto per lui quanto per i monaci tutelari - come sputare sul sacrificio di sua madre. Anche il segreto celato nella Sacra Stele (聖塔) assume finalmente contorni meglio definiti. Si può infatti comprendere che in essa è racchiusa una sorta di memoria collettiva dei diversi maestri di Hokuto che si sono avvicendati nel corso dei secoli. Un'eredità che permette al successore designato dal Cielo (sia esso del ramo principale o del ramo cadetto) di riunire in sé ogni progresso fatto negli oltre 2.000 anni anni di storia della Dinastia Principale ed aggiungere a sua volta un nuovo tassello costituito dai propri ricordi e dalle proprie conoscenze.


    la-sacra-stele


    In Giappone i maestri dell'Hokuto Shinken continuarono ad operare in segreto per favorire la pace, proteggendo gli eroi in grado di ristabilirla. Nell'epoca Sengoku (1478 - 1605), periodo storico in cui la nazione era divisa in tanti feudi in guerra fra loro, compito del successore fu quello di sostenere tre possibili condottieri nell'attesa che il Cielo decidesse chi, tra loro, avrebbe riunificato il paese: Nobunaga Oda, Tokugawa Ieyasu e Toyotomi Hideyoshi.



    La storia ci dice che, in seguito alla vittoria riportata nella battaglia di Sekigahara, nel 1603 Tokugawa Ieyasu prese il potere e seguirono oltre due secoli e mezzo di dittatura chiamati anche "periodo Edo" (dal nome della capitale in cui risiedeva lo Shogun, l'odierna Tokyo) in cui la nazione fece enormi passi avanti sotto il profilo economico ed urbanistico. Verosimilmente è in quello stesso periodo che i successori dell'Hokuto Shinken decisero di stabilirsi a Edo, continuando a tramandare la propria arte di padre in figlio mentre agli occhi di tutti apparivano come semplici monaci buddhisti.




    CITAZIONE

    Nanto, Gento e... Hokumon!


    Ad un certo punto (ma non è dato sapere quando e perché) anche il Nanto Seiken ha attraversato il mare e si è stabilito in Giappone mentre, per quanto riguarda il Gento Kōken, dal manga è possibile soltanto dedurre che aveva continuato a proteggere in segreto la discendenza dell'Imperatore Liú Hóng nell'attesa, in un futuro non ben definito, di poter restaurare l'Impero del Cielo. Anche in questo caso non si può dire con certezza quando la Scuola di Gento si stabilì in Giappone, ma sono propenso a credere che, con buona probabilità, sia rimasta in Cina fino a quando il Paese non è stato invaso dalla stessa potenza straniera citata da Han nel manga. A quel punto è facile immaginare che, per proteggere i discendenti dell'Imperatore, si sia scelto di fuggire in Giappone. Anche per l'Hokumon No Ken (北門の拳 - Tecnica del Tempio del Nord) non è possibile dire molto, se non che, in base a quanto riportato nel romanzo, si tratta di una variante dell'Hokuto Shinken praticata soltanto tra le mura del Tempio del Nord come strumento per elevare il proprio livello di coscienza e raggiungere l’Illuminazione. Non è possibile stabilire quando sia nata, ma è plausibile credere (come viene fatto intendere anche nel racconto) che il suo fondatore fosse un allievo dell'Hokuto Shinken che, scartato per la successione, aveva conservato le conoscenze acquisite.


    hokumon


    ...1878


    Mentre il periodo Meiji, soppiantato lo shogunato Tokugawa, proietta il Giappone verso il modello occidentale, favorendo l'industrializzazione e la crescita economica, nasce Tesshin, ultimo erede della stirpe dei Kasumi (in cui ormai scorre il sangue del ramo principale della casata Liu) l'uomo che diverrà il 61° successore dell'Hokuto Shinken.



    (Continua...)





    Ringraziamenti


    Ringrazio Andrea "MusashiMiyamoto" Mazzitelli per avermi aiutato a decifrare il contenuto dell'Hokuto No Ken Certificate Examination e in generale per il supporto con la lingua degli antichi samurai. Ringrazio inoltre i membri del nostro gruppo facebook perché, con domande specifiche e ben mirate, mi hanno indirettamente spinto ad approfondire meglio certi aspetti dell'opera.

  4. .
    CITAZIONE (Squalo Densetsu @ 16/10/2016, 21:39) 
    Io più che esperto sono un bravo discepolo di Musashi e tengo sempre a memoria quello che mi spiega ;)

    Un bravo amico, semmai. :chuck:
  5. .

    Bentornati (o benvenuti, se siete nuovi da queste parti) alla rubrica sugli svarioni del doppiaggio italiano dell'anime di Hokuto No Ken. La volta scorsa avevamo lasciato Kenshiro a destreggiarsi tra zingare dall'identità sessuale incerta, capivillaggio caconi e altre amenità. Oggi andiamo quindi a chiudere il cerchio parlando della seconda parte della minisaga filler legata al Monte Ryujin. Ce la farà Kenshiro a sconfiggere i suoi avversari? E, cosa più importante, ce la farete voi ad arrivare a fine articolo o soccomberete di fronte alle castronerie del nostro amato adattamento? Ai posteri l'ardua sentenza...






    EPISODIO 10
    "L'UOMO DI FUOCO
    "


    烈火逆流拳! 死すべき奴らが多すぎる!!
    (Tecnica del flusso inverso del fuoco ardente!
    Sono in troppi a dover morire!!)


    010-141



     
    Dati tecnici

    • Prima TV (J): 13 dicembre 1984

    • Supervisione artistica: Masahisa Ishida

    • Sceneggiatura: Shoozoo Uehara

    • Sakkan: Nobuhiro Masuda

    • Fondali: Masao Ichitani / Morishige Suzuki

    Sinossi

    La misteriosa Patra sembra svanita nel nulla così come il lago che permetteva la sopravvivenza della povera gente del villaggio. Ma dove può essere andata a finire tutta quell'acqua? E dove sono Sam e Mikah? L'unica possibilità di rispondere a tali domande sembra celata sul Monte Ryujin e Kenshiro è ora deciso a svelarne i segreti...




    L'episodio, davvero ricco di minchiate assortite, parte bene già dal riassunto! Infatti, già dopo circa 30 secondi dall'inizio, viene ribadito che:



    "Kenshiro era riuscito a sconfiggere Patler, ma questi era scomparso..."


    010-001



    Insomma, 'sta povera donna doveva essere proprio brutta per essere ritenuta un uomo...

    "Ma allora per quale motivo avranno deciso di portare via la mia Mirka..."


    ep-10-a


    Qui la frase originale ha un senso piuttosto diverso. Infatti il padre di Mikah non sta puntando il dito tanto contro Patra e i suoi seguaci, quanto incolpando sé stesso per la propria stupidità. Infatti la traduzione più corretta sarebbe: "Ma per quale ragione ho consegnato loro Mikah?"


    Di conseguenza anche la seguente frase di Jiro (Ciro per gli amici) è messa in maniera differente dall'originale:



    "Perché sono esseri crudeli, ecco perché"


    ep-10-b



    ... mentre in realtà sarebbe: "Patra ci ha soltanto ingannati!"

    Poco dopo aver iniziato la scalata, Kenshiro deve vedersela con il famigerato mostro del monte Ryujin...


    ep-10-c


    ...al quale, dopo averlo sconfitto, dà questo avvertimento:



    "Ti ho colpito in un punto segreto, uno STOMA dei muscoli..."


    010-026



    Ora, prima che vi mettiate a googlare, vi anticipo io la definizione di questo termine:


    stoma [stò-ma] s.m. (pl. -mi)

    * 1 bot. Ognuna delle numerose aperture microscopiche presenti sulle foglie e su altri organi delle piante, che permettono la traspirazione e gli scambi gassosi con l'esterno
    * 2 zool. Apertura della conchiglia nei molluschi che ne sono provvisti



    'Sto doppiaggio è sempre più mitico! In realtà quello che manca nella frase è il nome del punto segreto in questione che è Kyousei (竅星). che sembra avere effetti molto simili all'Hokuto Gōkin Bundan Kyaku (visto nella settima puntata), rendendo la vittima incapace di utilizzare le proprie braccia.




    Curiosità: Il mostro e il Nanto Seiken


    ep-10-d


    Sebbene nella puntata in questione non venga dato alcun nome allo stile di combattimento del mostro (in realtà "guardiano" - 番人 -) del monte Ryujin, pare che "ufficialmente" si chiami Nanto Yajū Ken (南斗野獣拳 - Tecnica della Belva di Nanto) e tale denominazione deriverebbe da una vecchia linea di giocattoli prodotta negli anni '80.



    Kenshiro utilizza quindi l'avversario come sherpa improvvisato per raggiungere il quartier generale di Patra, ma lungo la salita c'è un imprevisto: un uomo robusto, completamente avvolto da fiamme blu (in pratica una caldaia a metano vivente), dà fuoco al mostro e lo fa precipitare nel vuoto, aggiungendo queste parole:



    "Idiota! Spingerti fin qui... Non bisogna mai fidarsi delle sottorazze"


    010-031


    Ma nell'originale giapponese la frase era: "Idiota! Lo hai guidato fin qui! Crepa, inutile cane bastonato!"


    Kenshiro cerca di corrergli dietro ma, girato l'angolo, non solo il tizio si è volatilizzato, ma si trova di fronte ad una sorta di castello medievale mitteleuropeo (!?)


    010-034


    Senza stare lì a chiedersi come cavolo fa a starci una cosa del genere in pieno Giappone postatomico, Ken decide che entrare dal portone principale e spaccare il culo a tutti è troppo mainstream, mentre è ben più figo il free climbing estremo in notturna...



    ep-10-e
    Manolo? Bitch, please




    Intrufolatosi finalmente nel castello, Kenshiro trova una stanza in cui è appeso un quadro raffigurante Julia. Decide allora di chiedere lumi al padrone di casa (che con i suoi circa 200 chili pretendeva di spiarlo di nascosto) e questi gli racconta di come Shin e la sua amata si siano fermati lì per un breve soggiorno durante il loro viaggio verso la Croce del Sud, aggiungendo:



    "Shin era contento ma lei è l'immagine della tristezza"


    ep-10-f


    ... mentre la frase originale sarebbe: "Questo dipinto è stato realizzato dallo stesso Shin, ma negli occhi della signora Julia si scorge l'amarezza". Insomma, l'anime ci consegna uno Shin non solo come maestro di arti marziali ma anche come abile pittore. Bella lì :D


    L'amabile conversazione si sposta inaspettatamente a tavola, dove Dragon (questo il nome dell'uomo caldaia) senza mezzi termini chiede a Kenshiro di unirsi a lui per fare il cappottone a Shin.


    ep-10-g


    Siccome però Kenshiro non è d'accordo, con grande sportività Dragon decide di schiattarlo grazie ad una trappola, ma il nostro eroe - com'era prevedibile - all'ultimo secondo riesce a scamparla tramite una botola segreta sul pavimento:



    "Questa era un'altra trappola"


    ep-10-i


    ... dice Ken nel nostro doppiaggio, dando il dubbio che sia un po' lento a capire le cose, mentre in realtà sarebbe: "Come pensavo c'era un trucco", riferendosi proprio alla botola sul pavimento dalla quale evidentemente è sparito lo stesso Dragon.


    Subito dopo entriamo nell'harem e troviamo Patra vestita in maniera un po' più femminile che si occupa di truccare Mikah.


    ep-10-l


    Probabilmente la megera ci avrà messo un po' ad agghindarsi pure lei per far capire di che sesso è, immaginate quindi la sua frustrazione quando la ragazza le dice: "Sì, PADRONE..." :P


    Poco dopo, la ragazza (evidentemente sottoposta a qualche forma di ipnosi) viene portata, assieme ad altre, al mercato che si trova all'interno del castello. Sam, il suo ragazzo, che faceva parte dell'asta degli schiavi di sesso maschile, vedendo Mikah esposta come merce da vendere al miglior offerente si getta d'impeto tra la folla, eludendo le guardie e strappando la giovane dalle grinfie di Patra. Tuttavia, la fuga dei due viene interrotta proprio da Dragon che, dopo aver conficcato un pugnale nella spalla di Sam, dichiara:



    "Se tenterai ancora la fuga ti ucciderò"


    ep-10-m


    ... che sembrerebbe un giusto avvertimento ma, in realtà, la frase originale recita: "Chi fugge non può essere lasciato in vita", al che, Sam si dichiara pronto a combattere (la frase italiana non è proprio uguale all'originale ma il senso è lo stesso, quindi non la segnalo come errore) e Dragon aggiunge:



    "Piccolo insetto! Non mi sporcherò certo le mani né userò la mia abilità per farti abbassare la cresta. Prendetelo!"


    ep-10-n


    ... che come frase reggerebbe pure, se non fosse che si sono dimenticati di menzionare il Nanto Ryūjin Ken (南斗竜神拳 - Tecnica del Dio Drago di Nanto) a cui l'uomo scaldabagno si riferisce e che la parte finale non è "Prendetelo!" ma "Ammazzatelo!".


    Fortunatamente per i due ragazzi, Kenshiro è già lì, pronto a far strage di cattivoni (non prima di essersi scrocchiato le dita come se ne avesse 15 per mano, ovvio) e, dopo aver accoppato il solito gruppetto di scagnozzi ed ordinato a Sam e Mikah di liberare gli altri prigionieri, si appresta a confrontarsi una volta per tutte con Patra e Dragon:



    "Ti ucciderò con il Colpo del Drago Divino del Sud!"


    ep-10-o


    ...urla il panzuto guerriero dai gusti ellenici, mentre il vero nome della tecnica sarebbe, come già abbiamo detto, "Colpo del Dio Drago di Nanto", che è praticamente una forma d'attacco che prevede la combinazione delle rispettive abilità di Patra e Dragon. Mentre la prima usa l'illusionismo per creare dei miraggi capaci di disorientare l'avversario, il secondo emette vere e proprie fiammate dalla bocca.


    Qui c'è una scena di pochi secondi non doppiata in italiano in cui Ken dice: "Dev'essere un'illusione"


    010-126



     

    Come si conclude la cosa dovreste saperlo bene: Patra, tentando di infilzare Kenshiro si ritrova dapprima cecata e poi finisce carbonizzata da una fiammata dello stesso Dragon, cadendo infine in uno strapiombo (manca solo una voce fuori campo ad urlare "ULTRAAAA COMBOOOO!!"). Il suo alleato, invece, si piglia prima una caterva di pugni e poi viene inchiodato al muro in stile Pegasus:



    "Con i miei colpi ho bloccato la fonte del fuoco..."


    ep-10-p


    ... sentenzia un Kenshiro in overdose da anabolizzanti, ma in realtà la frase originale sarebbe: "Ho colpito lo Zenchō (前頂), un punto segreto di pressione, serrandoti la gola..."


    Il risultato di questo processo è che, non potendo più sprigionare le sue fiamme all'esterno, Dragon è condannato a bruciare dall'interno e morire in maniera orribile nel giro di pochi secondi:



    "CONTROCOLPO DEL FUOCO ARDENTE"


    ep-10-q


    Stavolta, pur sbagliando come al solito, ci sono andati vicini, perché il nome originale è Rekka Gyakuryū Ken (烈火逆流拳 - Tecnica del Flusso Inverso del Fuoco Ardente).


    E mentre Kenshiro si allontana dal castello in preda alle fiamme sparandosi pose da gran figo...


    ep-10-r


    ... alla Croce del Sud troviamo Shin e 'Ndonie la Passatell che constatano l'ennesimo insuccesso, continuando a fare errori come "Uomo di fuoco" al posto di Dragon e Drago Divino del Sud al posto di Tecnica del Dio Drago di Nanto.

    ep-10-s


    La puntata si chiude finalmente con Ken che manifesta i primi sintomi da pugile suonato e inizia a sentire gli arpeggi, mentre Lin lo asseconda...

    ep-10-t
    (notare l'espressione intelligente)


    ALLA PROSSIMA PUNTATA !!






    Ringraziamenti

    P.S.: nell'analizzare gli errori del doppiaggio storico ho ritenuto di dover segnalare solo ed esclusivamente quelli più eclatanti e/o ridicoli, perché diversamente sarebbe toccato fare una trascrizione ed un adattamento completi dal giapponese dell'intero episodio, cosa che avrebbe richiesto una mole di lavoro eccessiva.


  6. .
    CITAZIONE (Kyosuke Masaki 82 @ 21/9/2016, 21:43) 
    Il primo filler ed uno di quelli meno avvincenti, francamente.

    Ma, grazie ad alcune chicche impagabili, rimane probabilmente più impresso di altri XD

    Ricordo ad esempio che, con mio fratello (eravamo bambini), su Patra sorgevano i dubbi più scabrosi LOL

    Non eravate gli unici. :lol:
    Anche noi eravamo attanagliati da dubbi inconfessabili. :miconscenta: :Muttley:
  7. .

    Dite la verità, pensavate che avessi già abbandonato tutto, vero? E invece no, la rubrica sugli errori del doppiaggio storico di Ken continua!Buona lettura ;)






    EPISODIO 6
    "BERRETTI ROSSI
    "
    悪魔の手配書 - 七つの傷の男を狙え!
    (Un diabolico mandato di cattura -
    Caccia all'uomo dalle sette cicatrici!
    )


    006-129
    Dati tecnici

    • Prima TV (J): 15 novembre 1984

    • Supervisione artistica: Atsutoshi Umezawa

    • Sceneggiatura: Hiroshi Toda

    • Sakkan: Nobuhiro Masuda

    • Fondali: Kenji Matsumoto - Teiichi Akashi

    Sinossi

    Nel suo errare in cerca di vendetta, Kenshiro raggiunge un'oasi, una città in cui la vita ed il commercio stanno lentamente rinascendo. Ma ogni paradiso ha il proprio serpente e, questa volta, la minaccia è rappresentata da un gruppo di militari fanatici: l'Armata di Dio!





    Croce del Sud. Lampi, tuoni, saette e una distesa d'acciaio e cemento a perdita d'occhio.

    006-003


    "Guarda Julia, questa è la splendida Stella del Sud, la città eterna! L'erba, gli alberi e tutte le meraviglie che vedi appartengono a te!"


    006-004



    E cominciamo bene...
    A parte che al limite sarebbe la Croce del Sud, ma dove cavolo stanno erba ed alberi?
    Mmmm... forse che l'erba... girava in sala doppiaggio?

    Nel frattempo, Kenshiro e i due marmocchi sono giunti all'Expo 199X...

    006-017



    Ed è qui che facciamo la conoscenza di un energumeno che, dopo aver scaraventato il povero Johnny fuori dal suo locale (attraverso una finestra...), ne devasta l'entrata e dichiara:

    "Ehi vecchio, spero di non aver distrutto tutte le tue provviste"


    006-051


    Ma... ma... ma che diavolo di frase è? Prima lo mena e poi si preoccupa?
    In realtà il gigante vuole che Johnny gli dia da mangiare gratis, così come si legge anche nel manga, ma si vede che l'erba di cui abbiamo parlato all'inizio girava ancora...


    Comunque, dopo una piccola gag con Burt come protagonista, Kenshiro si decide a mettere fuori combattimento il bestio. Con l'esaltante accompagnamento della versione strumentale di Ai wo Torimodose, esegue la sua tecnica:




    006-067
    Parappaaa...
    006-068
    ... paraparappà, para pappa paaa!
    006-069
    Piri piri piri...
    006-070
    ... piri pippi pippiii...



    "Questa mossa si chiama LA GAMBA DEL GRANDE ORSO!"


    006-071


    Intanto, la scritta recita: Hokuto Gōkin Bundan Kyaku (北斗鋼筋分断脚 - Calcio che Recide i Muscoli D’Acciaio di Hokuto). Ma che poi, detto sinceramente, ma che vuol dire "Gamba del grande orso?". Boh...


    Poco dopo, è il turno del Capitano dei Berretti Rossi, tizio simpatico che, quando non è intento a tirar sotto le vecchiette, si diletta nell'estorsione. Ed è proprio mentre riscuote il pizzo da Johnny che incontra e si scontra con Ken...


    koshu
    ... e così, il dolce ginocchio di Ken, sul suo bel faccione ora c'è...



    "E' l'energia che uccide i prepotenti!"
    006-101


    ... che sembra lo slogan di un potente detersivo preso da qualche improbabile pubblicità in cui il nemico è rappresentato da macchie di sudore, vomito, cioccolato, olio e simili. E invece no! E' lo slogan di Kenshiro!
    Ebbene sì, dopo aver eliminato il Capitano dei Berretti Rossi, se ne esce con questa perla mentre in realtà la didascalia in Giapponese indica chiaramente il nome della tecnica utilizzata: Kooshu Hagan Ken (variante dell'omonimo colpo già visto nel terzo episodio).


    Giustamente, dopo un bell'omicidio, non ci vuole un bel caffé? E allora Ken, Bart e Lin si siedono al bancone del locale di Johnny ed è qui che inizia il delirio puro:



    Johnny: "Il loro capo ha una forza sovrumana nei colpi di karatè, una cosa mai vista ragazzi! Potrebbe abbattere anche un leone inferocito!"
    Kenshiro: "Sì, ora ricordo..." (parte il flashback in cui Shin rapisce Julia)
    Bart: "Ora capisco, è Shin il loro capo"
    Kenshiro:"No Bart, il Colpo Sacro della Grande Orsa si tramanda di padre in figlio e peraltro esistono molte scuole diverse! E poi sono sicuro che Shin non abbia poteri sovrumani..."


    006-123



    A parte il fatto che da adesso in poi l'Hokuto verrà identificato come Sacro Colpo della Grande Orsa (che magari è già un passo avanti rispetto a karaté della stella del nord), ma voi c'avete capito qualcosa? Ma di chi o cosa cavolo stanno parlando? Ve lo dico io...

    Nella prima frase, Johnny non parla di colpi di karaté e leoni inferociti, ma dice che il capo dell'Armata di Dio, il Colonnello, riesce a leggere la mente dei propri avversari e possiede una tecnica di combattimento chiamata Nanto. A quel punto, chiaramente, Kenshiro non dice "Sì, ora ricordo...", ma "la tecnica di Nanto?". L'unico con la frase tradotta bene è Bart che, facendo in qualche modo da tramite per i telespettatori, associa Nanto a Shin, credendo che questi sia l'unico esponente di tale scuola di arti marziali e dando quindi a Kenshiro l'opportunità di spiegare che si sbaglia, perché "Mentre l'Hokuto Shinken è un'unica scuola che si trasmette di padre in figlio, il Nanto Seiken è diviso in molte correnti. Oltretutto, Shin non possiede poteri telepatici".


    Nel frattempo, proprio al quartier generale nemico, mentre contemplano la salma sfigurata del capitano, i soldati ricevono istruzioni dal Colonnello:

    "Prepareremo una bella spedizione punitiva e Dio ci assisterà"


    006-130


    Frase che, in fondo, in bocca ad un invasato del genere non stona più di tanto, ma che è in realtà sbagliata perché il senso era differente. L'originale recitava infatti "Questo è un mandato di cattura inviatoci da Dio", affermando quindi che l'idea di prendere Kenshiro non è un'iniziativa del Colonnello, ma un ordine ben preciso impartito dal loro Dio. Nell'anime, infatti, diversamente dal manga originale, questo gruppo fa parte dell'esercito di Shin, il quale viene da loro venerato come una divinità. E' stato quindi quest'ultimo a diramare quell'ordine.


    Un curiosità è il fatto che se si ascolta l'originale giapponese, quando i membri dell'armata parlano di Dio, pronunciano proprio la parola "Shin", generando quindi un doppio senso per noi intraducibile. Ciò è dovuto al fatto che il nome del maestro di Nanto (come la maggioranza dei nomi dei protagonisti di Hokuto No Ken) è scritto in alfabeto fonetico (katakana) e di conseguenza, a meno che gli autori non si pronuncino in merito, non ha un significato ben preciso. Se la stessa parola venisse trascritta in hiragana, avrebbe invece un significato in base ai kanji utilizzati per scriverla e, come avrete già capito, tra i possibili significati di "shin" vi è anche "dio / divino / divinità".




    02_006
    Il vero nome del Colonnello


    Visto che in rete sono molti i fan che sembrano confusi, approfitto per fare un po' di chiarezza: il Colonnello, in originale, si chiama... Colonnello! Gli ideogrammi che compongono il suo nome sono infatti questi 大佐 e basta una semplice verifica incrociata su Wikipedia per fugare ogni dubbio sul loro significato. Non esiste quindi nessun Karnell, Carmel, o qualsiasi altra assurda e strampalata traslitterazione si sia diffusa sul web nel corso degli anni. Almeno su questo, tanto il nostro doppiaggio quanto le diverse edizioni italiane del manga hanno sempre tradotto nella maniera corretta.



    Comunque sia, il primo a mettersi sulle tracce di Ken è il Maggiore, tizio con una malcelata proprensione verso il sadomaso che, dopo essersi divertito a trucidare una folla di cittadini rivoltosi, si trova finalmente faccia a faccia con il nostro eroe. Rivolgendosi a Kenshiro (dopo che questi ha fatto strage dei suoi subalterni con il solo ausilio di un nunchaku) dice:



    "Complimenti, erano anni che non incontravo un ragazzo spiritoso come te!"


    006-154


    Certo, come no! Adesso la presentiamo a Zelig questa gag del nunchaku!


    (Ovviamente, nella la battuta originale, il Maggiore parla della forza di spirito di Ken).


    Ken allora gli fa vedere un altro numero divertente dei suoi:



    "Ancora una volta il Sacro Colpo dell'Orsa!"


    006-160


    E ancora una volta è sbagliato! In sovrimpressione appare infatti chiaramente il nome della tecnica che è Sookin Jizai Kyaku (北斗繰筋自在脚 - Calcio della Libera Manipolazione Muscolare). Trattasi di un colpo che agisce sul punto segreto di pressione noto come Meiken (che non viene neanche menzionato nel nostro doppiaggio...).


    Chiudiamo con una considerazione filosofica di Ken che guarda l'alba mentre il Maggiore schiatta e pensa al doppiaggio dell'epoca:



    "Viviamo in un'era sfortunata..."


    006-168



    E come dargli torto?




    Ringraziamenti

    P.S.: nell'analizzare gli errori del doppiaggio storico ho ritenuto di dover segnalare solo ed esclusivamente quelli più eclatanti e/o ridicoli, perché diversamente sarebbe toccato fare una trascrizione ed un adattamento completi dal giapponese dell'intero episodio, cosa che avrebbe richiesto una mole di lavoro eccessiva.


  8. .
    Come promesso, ecco a voi la "recensione" del regalo di Musashi ;)

  9. .
    CITAZIONE
    Interessantissima la riflessione su quanto, alla fin fine, sia davvero labile e sottile il confine tra un bel lavoro ed una porcata assoluta, ed il no inequivocabile come risposta alla domanda che ti poni sulla possibilità che un direttore di doppiaggio non fosse minimamente all'altezza di operare anche una epidermica contestualizzazione, restituisce automaticamente il peso specifico dell'adattamento italiano e soprattutto il PERCHE' di alcune vere e proprie bestialità.

    Ok, adesso siediti e rileggi quello che hai scritto con un bicchiere di vino in mano e con la voce da Shin :lol:
  10. .
    Terzo appuntamento con l'analisi delle perle del doppiaggio storico di Ken il guerriero. Anche stavolta introduzione stringatissima e passo immediatamente al sodo, perché di carne al fuoco ce n'è tanta.

    Buona lettura! ;)




     

    EPISODIO 3
    "L'ARTIGLIO
    "


    光なき街に孤拳が燃えた!爆殺五指烈弾
    (Una sola tecnica può rischiarare le tenebre di questa città!
    Morte esplosiva: Goshi Retsu Dan)


    003-203
    Dati tecnici

    • Prima TV (J): 25 ottobre 1984

    • Supervisione artistica: Masamitsu Sasaki

    • Sceneggiatura: Toshiki Inoue

    • Sakkan: Hironobu Saitoo

    • Fondali: Morishige Suzuki

    Sinossi

    I membri di KING spadroneggiano nel caos del dopobomba e non tollerano intromissioni, ma Lin è in pericolo e Kenshiro non può abbandonarla nelle mani dei suoi crudeli aguzzini. Dovrà quindi introdursi in territorio nemico e colpire i malvagi senza pietà!


     




     

    Avevamo lasciato Kenshiro in pieno deserto a buttar via chicchi di riso, ora vedremo cosa accade in un altro luogo misterioso...
    Mi raccomando tenetevi forte che qui c'è il primo vero capolavoro del doppiaggio storico!

    003-007


    Accompagnati dal dolce suono dell'arpa di Julia, veniamo trasportati subito all'interno di un palazzo dove Shin, seduto su un trono rivela tutto il suo lato poetico (perchè lui è il Carducci di Hokuto No Ken) . Con una voce nasale che farebbe l'invidia del miglior Eros Ramazzotti, il crudele tiranno declama i suoi versi:



    "Mentre anche le persone più ordinarie possono apprezzare la buona musica, solo pochi uomini privilegiati sono in grado di apprezzare il fascino del maligno... L'uomo che ha il coraggio di affrontare il suo Dio e che riesce a sconfiggerlo... ebbene sarà l'abitante di questo paradiso con tutte le sue bellezze".


    003-008


    E fin qui, a parte che non si capisce con chi ce l'abbia e a parte lo sconcerto mio nel constatare che NON si tratta di un dialogo cannato dal nostro doppiaggio, si può pensare che sia una riflessione tutta sua sul senso della vita (o, al limite, l'effetto del vino che sta bevendo...), quando ad un tratto avviene l'impensabile, l'inspiegabile...


    003-011


    Il suo sguardo si posa sulle carte dei 4 Fanti poste su un tavolino alla sua destra.
    Appoggia delicatamente il calice, prende la carta del Fante di Picche... la strappa in due e dice:



    "LO SPAZIO E' STATO SGOMINATO MA ANCHE ADESSO MI RIMANGONO ANCORA TRE FANTI"


    003-013


    Mitico Shin! Ci mancava solo che gli facevano dire: "La nebbia agli irti colli, piovigginando sale..."
    Le cose sono due: o era ubriaco Shin o era ubriaco chi ha scritto quel passaggio...
    Il motivo dell'errore è semplice e riguarda il discorso che facevo nella prima puntata di questa rubrica. Come abbiamo visto la volta scorsa, il nome originale del Fante di Picche è Spade. Qualcuno, molto probabilmente la stessa Toei ed il suo reparto traduzioni per l'estero, forse anche solo a causa di una svista, deve aver scritto "Space" negli script poi inviati qui in Italia.
    Tuttavia, per quanto la spiegazione sia logica, rimane il dubbio:



    Ma qualcuno si premurava di leggere i dialoghi prima di farli recitare?


    Cioé, io posso capire anche il doppiatore che recita la propria parte senza fiatare perché non ha il tempo di pensare a che senso abbia quello che dice il suo personaggio e non ha una visione d'insieme della serie (d'altronde siamo ancora al terzo episodio), ma il dialoghista o il direttore del doppiaggio, davvero non avevano la minima idea di cosa stessero facendo?


    Boh...
    Ma andiamo avanti.


    Bart, stremato ed affamato nel deserto (e non "assetato" come dichiara nel nostro doppiaggio), esclama:

    "Dannazione, vorrei sapere perchè Ken che è così bravo non fa uso di tutta la sua forza! Cosa diavolo mai starà aspettando..."


    003-019


    Presa così, uno può pensare che Bart si sia beccato un colpo di sole e stia sparlando, ma in realtà la frase non è del tutto erronea, solo che il ragazzo non si riferisce alla forza fisica di Ken, bensì alle sue mille capacità. Insomma, si chiede perché Kenshiro non utilizzi tali capacità per procurare (facilmente e per entrambi), il cibo e tutto ciò di cui hanno bisogno. "Che spreco!" dice.


    Ma non tutto è perduto! La buona sorte sembra infatti regalare al nostro Bart un intero frigorifero che non attende altro che essere aperto!

    003-020


    Cosa troverà il nostro affamato eroe all'interno di questa cornucopia dimenticata dal tempo?


    Via alle scommesse!


    1) Zuul?


    zull


    2) Indiana Jones?


    indiana jones


    3) Capitan America?


    captain america


    La risposta è...


    003-021


    ... UN CACCHIO DI NIENTEEEEE!!!


    003-022
    (No ma, seriamente, cosa pensavate ci potesse trovare? :D )



    Ma Bart non si arrende facilmente. La sua fame dev'essere placata.

    Ecco quindi che la sorte, dopo il tiro mancino del frigo a sorpresa, decide di dargli l'opportunità di procurarsi finalmente un vero pasto! Bart si accorge infatti che proprio lì, vicino a lui, un avvoltoio cerca di mettere il becco su un serpente...


    003-024


    Il ragazzo allora arriva alle spalle del volatile, lo agguanta dalla coda ed esclama:

    "Lascialo!!"


    003-028



    Praticamente sembrerebbe che Bart, novello Bear Grylls, voglia mangiarsi lui il serpente...



    ... ma in realtà dice "Beccato!", perché il suo vero obbiettivo è il ben più sostanzioso avvoltoio.
    Infatti, sempre nel nostro doppiaggio, la battuta immediatamente seguente è:

    "Molla, brutto uccellaccio spennacchiato!"


    Ma nell'originale si rivolge al pennuto così: "Stasera arrosto!"

    In ogni caso, alla fine Bart viene ridotto a più umili consigli dalla sua ambita preda...

    003-032


    In tutto questo, animatori e sceneggiatore si ricordano che sarebbe pure ora di andare avanti con la trama e quindi fanno sì che Bart veda la piccola Lin, assieme ad altri schiavi, a bordo di un camioncino diretto alla vicina città. Allora il ragazzino si precipita a dirlo a Kenshiro, che per tutto il tempo è rimasto ad allenarsi per un casting (Pare gli avessero offerto il ruolo di Virgo ne "I Cavalieri dello Zodiaco", ma gli venne poi soffiato da un capellone biondo. Destino beffardo).


    003-046


    Comunque Bart gli spiega la situazione ma lo avverte che la città in cui l'hanno portata è pericolosa, perché lì "il Re" se la comanda.


    E uno, giustamente, a questo punto dovrebbe chiedersi...



    CHI E' LO RE !?


    CHI E' LO RE !?


    Sì perché, a ben vedere, nessuno fino ad ora ha menzionato questo fantomatico personaggio, quindi in teoria Ken non dovrebbe sapere nemmeno a chi si riferisce Bart. Allora dov'è l'inghippo?

    Se ricordate, la volta scorsa abbiamo parlato dell'errore riguardante la frase "uomini del Fante di Picche", che in origine era invece "membri di KING". Proprio lì ho spiegato che KING identifica non solo Shin come capo del gruppo, ma anche l'intera organizzazione. Ed è proprio in quest'ultima accezione che Bart parla di KING anche in questo episodio, così come è sempre per lo stesso motivo che Kenshiro sa bene a cosa si sta riferendo il suo giovane amico. Praticamente, a causa dell'errore fatto nell'episodio precedente, è nata un'ulteriore incongruenza anche in questo.


    Ma andiamo avanti...


    Com'è come non è, i due entrano infine in città e, con molta discrezione, pensano bene di andare direttamente dal boss di metà livello, Diamond, il Fante di Quadri (anche noto alle forze dell'ordine della provincia di Chieti come "Camill Bill Capill"), che si stava divertendo a tormentare un po' i villici. Insomma, è ora di menare un po' le mani e, siccome Camillo è una persona educata e a modo, non si fa pregare e accetta subito l'invito.


    003-085


    Volano parole grosse, ma Kenshiro è un duro e molla lì una zeppa di un certo livello:



    "Il silenzio è d'oro. Questa è una norma che dovresti imparare"


    003-086


    Bella. Quasi mi spiace constatare che è diversa dall'originale perché in fondo ci sta a pennello.
    Comunque, giusto per curiosità, la frase originale sarebbe: "Faresti bene a tornare nel tuo recinto a dormire con le altre bestie".

    Finalmente inizia il combattimento.
    Dopo aver strappato la maglietta a Ken, Camillo esclama:

    "Sono le sette stelle!"


    003-094
    (Che poi non è mai stato chiaro a chi sia venuto in mente di giocare a "unisci i puntini" sul petto di Kenshiro...)


    Infatti, coerentemente con l'errore iniziale, invece di cicatrici (scars), si continua a parlare di stelle (stars) e sta cosa ce la porteremo avanti per tutta la serie (Eviterò quindi di ripeterlo in futuro).


    Piccola annotazione: Non c'entra niente con il doppiaggio, ma guardate la magia della mglietta auto-rigenerante...

    003-097


    ... che dieci secondi dopo è di nuovo strappata!! :D

    003-098
    (Intanto Ken lancia il suo famoso segnale internazionale di omicidio imminente...)


    Kenshiro si decide a chiudere la questione e, dopo aver afferrato il bastone di Camillo, con la sola forza del polso fa leva e lo SBALANZA per aria...


    003-107


    ... poi si lancia pure lui e...

    003-108


    "COLPO DEL COLLO CHE SI ROMPE"


    003-112


    No no no, fermate un attimo questo remake di Tre metri sopra il cielo!
    Ma quale collo che si rompe? Dove? Lì c'è scritto bello chiaro:

    Kōshu Hagan Ken – 交首破顔拳
    (Colpo dell’Impiccagione con Frantumazione del Volto)


    E infatti, se torniamo un attimo indietro e seguiamo le fasi dell'esecuzione della tecnica, si vede bene che Ken, come prima cosa blocca l'avversario al collo mentre questi è in caduta libera, mimando proprio la stretta di un cappio...


    003-109



    ... dopodiché gli rifila una ginocchiata dritta sul setto nasale!

    003-110



    Risultato?

    Coso ricade a terra credendo di essersela cavata, ma Kenshiro lo redarguisce:

    "Non ti sei reso conto di essere già morto?"


    003-116
    (Vabbé, dai, pian piano ci stiamo avvicinando al "Tu sei già morto". Sempre meglio del "Ne sono sicuro, sei un uomo morto" del primo episodio, per dire...)



    ... e a Camillo gli si rompe il collo? No, gli scoppia la faccia.

    003-120


    Curiosità

    Lo sceneggiatore dell'episodio, Toshiki Inoue, non si è probabilmente reso conto che, semplicemente cambiando parte dello svolgimento della trama rispetto al manga originale, è andato a perdere il senso di contrappasso dantesco del colpo che abbiamo appena visto. Diamond, infatti, nel manga stava impiccando dei poveri innocenti proprio per attirare Kenshiro, mentre nell'anime voleva costringere un padre a colpire, con arco e freccia, un barattolo posto sulla testa del figlio.



    Ma torniamo al vero motivo che ha condotto Kenshiro e Bart in questo luogo: liberare Lin.
    Siccome l'approccio molto sottile di Ken ha avuto l'effetto di allertare tutti i membri di KING e scatenare una caccia all'uomo per le vie della città, il dinamico duo è costretto a nascondersi in un edificio abbandonato nell'attesa di poter godere almeno del favore delle tenebre. Bart comunque non si scoraggia e, con un geniale travestimento...


    003-134


    ... decide di andare in perlustrazione per trovare il luogo in cui è rinchiusa la bambina.
    Alla fine (complice anche Pel, il cagnolino della carta igienica) riesce a trovarla e, appena scesa la notte, conduce Kenshiro a trarla in salvo. Questi, come prima cosa, manda in stato catatonico la guardia (che, detto per inciso, sembra un incrocio tra un tricheco e Babbo Natale).

    003-174


    Bart giustamente gli chiede: "Che... che diavolo gli hai fatto, Ken?"

    E Kenshiro:

    "L'ho colpito in un punto particolare paralizzandogli i centri nervosi. E' una mossa che si chiama Colpo alle Tempie..."


    Ma, ma... ma il colpo alle tempie non era quello usato contro Spade, il Fante di Picche, nello scorso episodio? Esattamente, solo che mentre la volta scorsa era sbagliato, stavolta bene o male ci hanno preso, perché Kenshiro parla di punti segreti di pressione chiamati Zusetsu (頭顳) termine che letteralmente indica proprio le tempie. Insomma, per una volta che c'hanno preso, hanno comunque creato una bella confusione. :D


    Nel frattempo Bart, sotto lo sguardo paterno di Ken, ricorre al metodo scientifico per vedere se 'sta cosa della paralisi funziona davvero, prendendo Babbo Natale a calci negli stinchi...


    003-178
    "... e questo è per quella volta che ti ho chiesto il Gameboy e mi hai portato il Supervision..."


    ... ma urla strazianti interrompono la scena. Si tratta di Artiglio, il Fante di Fiori (chiamato Club in originale e "Cocciasecca" dagli amici), che si diverte a massacrare poveri innocenti all'interno di una gabbia di ferro.


    003-200


    Kenshiro non può ovviamente stare fermo, con le mani nelle mani, tante cose deve fare prima che venga domani. Cocciasecca dev'essere fermato! Le sue armi micidiali sono proprio quelle lunghe lame con cui si diverte ad uccidere le proprie vittime, ma niente che l'Hokuto Shinken non possa contrastare! E allora via con una nuova tecnica segreta chiamata...


    003-202


    "COLPO SPECIALE"


    003-204


    MA QUALE COLPO SPECIALE !? Ma porca...

    Nome originale: Goshi Retsudan (五指烈弾 - Colpo Distruttivo delle Cinque Dita).
    E infatti al povero Cocciasecca gli saltano in aria le falangi...

    003-207


    ... solo che siccome a Ken gli dev'essere rimasto particolarmente simpatico, si becca pure due ginocchiate volanti in faccia, due ginocchiate di ritorno ai reni e, per chiudere in bellezza, l'attivazione di un punto segreto (il Meimon - 命門 - Cancello della Vita - non menzionato nel doppiaggio nostrano) che costringe i muscoli della schiena a contrarsi sempre più fino a spezzare la colonna vertebrale. Che culo!


    003-213


    Sul finale, possiamo vedere due scagnozzi (uno dei due è sempre Babbo Natale) che si recano da Shin a fare rapporto di quanto accaduto a Camillo e a Cocciasecca.


    003-225


    Solo che mentre nell'originale menzionano "La Divina Scuola di Hokuto", nel nostro doppiaggio questa cosa viene taciuta. Cioé, rendetevi conto che siamo alla fine del terzo episodio e ancora l'Hokuto non è stato nominato mezza volta.


    Ultima chicca è la convocazione di Heart, il Fante di Cuori.
    Shin, nel nostro doppiaggio, dichiara che questi è conosciuto come "L'Assassino", mentre nell'originale il vero soprannome del personaggio è "Annientatore di Arti Marziali" (拳法殺し - Kenpō Goroshi).


    003-238



    Chiudiamo con la risata di Shin e con l'invito, se l'articolo vi è piaciuto, a commentare e condividerlo ovunque. Se invece non v'è piaciuto commentate comunque e fatemi sapere la vostra :)

    Al prossimo meraviglioso appuntamento!

    "AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH"


    003-241


    Ringraziamenti
10 replies since 2/2/2010
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